Oh, ragazzi, ora vi racconto una cosa. Ogni tanto, mentre sono lì nel mio laboratorio a smucinare fra boccette e ingredienti, mi viene in mente il mio nonno. Quello era un uomo serio, eh, ma anche di quelli che “quando parla, parla pe’ insegna’”. E io, bambino come un bischero, stavo lì con gli occhi spalancati. Mi faceva morì dalle risate e m’imparava sempre qualcosa.
In casa ho un quadro di lui, appeso in salotto. Nonno col gilet della festa, gli occhiali tondi un po’ storti sul naso e un’aria di chi ne sa una più del diavolo. Lo guardo e mi viene in mente tutto: le storie, le risate, e quel profumo. Oh, il profumo del sigaro! Non quello fumato, per carità – “quello è bonino da lontano e c’ho detto tutto” – ma il tabacco vero, quello buono, che sapeva di bosco, di tempo passato e, boh, anche di casa.
Quando ero piccino, lui mi prendeva sulle gambe – “Oh Duccio, vien qui, che ‘un tu stai fermo nemmeno a pagatti” – e mi raccontava storie che ancora ora mi fanno ridere e commuovere. C’erano i pranzi infiniti, con la nonna che urlava dalla cucina: “Duccio, ‘un toccare nulla prima del secondo!” E io lì, a rubare crostini col patè mentre il nonno mi faceva l’occhiolino.
Un giorno, mentre armeggiavo in laboratorio, mi son detto: “Ma se riportassi in vita quel profumo?!” Una roba che ti fa pensare a lui, ai pranzi lunghi, ai pomeriggi a ridere fino a star male. E così è nato “LAVATI” gusto Sigaro del Mì Nonno.
Ora, questo bagnoschiuma è una roba seria, ma mica troppo. Ha un’aroma intenso, affumicato, che ti avvolge come una sciarpa fatta dalla nonna. C’è dentro quel profumo legnoso del tabacco, quello che senti quando apri la scatola dei sigari e dici: “Oh, ma com’è che tutto oggi ‘un profuma più così?” E invece eccolo qui, bello e pronto.
Ma ve lo dico chiaro e tondo: quando usi questo bagnoschiuma, non stai solo lavandoti. No, tu ti lavi bene! È come tornare a quei giorni in cui tutto era “di scuro”, genuino, fatto con amore. Ti senti rinfrancato, come dopo un bicchiere di vinsanto col cantuccino a mollo. E per di più, ti lasci dietro un profumo che chi ti incontra ti dice: “Oh, ma te dove t’ha’ comprato ‘sta meraviglia?!”
Insomma, “Sigaro del Mì Nonno” è un po’ come lui: forte, caldo, e sempre pronto a raccontare una storia. Usalo, e come diceva lui: “Du’ mani ‘un bastano; strofinati bene anche co’ ‘l pensiero!”